Si tratta di un articolo permeato di umorismo e l'argomento, potenzialmente "pesante", è trattato con un tono decisamente leggero: ciò non toglie che nell'articolo, quand'anche solo scherzosamente, vengono esaminate questioni assai importanti per il futuro della società umana e della nostra Terra. Come ho già scritto (cfr.infra "Un freno alle nascite", 7/09/2011) ...la questione fondamentale "può ridursi ad una domanda che coinvolge una scelta: possiamo crescere sempre e indefinitamente o siamo arrivati oltre la possibilità di crescere e dobbiamo cercare di affrontare la china discendente? "
L'articolista prende in esame con sottile ironia, la questione del se avere o non avere figli da vari punti di vista etico-filosofici. Il risultato di questo excursus non è mai banale,: può far sorridere, puo anche far riflettere però e le domande e i punti di vista con il quale sono esaminate potrebbe essere assai interessante per diverse persone che si pongono questo problema (assai poche, temo). L'articolo mi piace anche perchè quello che indirettamente suggerisce è una matura presa di coscienza dell'umanità circa meccanismi mai finora messi in discussione ma che è ora è giunto il momento di riesaminare: alla luce dell'evoluzione, sì, ma anche sopratutto dell'attuale crisi del modello di svilluppo indefinito, una inedita epocale crisi ecologico-economica.
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